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lunedì 3 novembre 2014

La settimana di Cuore Ribelle: Anticipazioni puntate in onda dal 3 al 7 novembre 2014


L'appuntamento con Cuore Ribelle è previsto nella fascia mattutina di Rete 4, da lunedì a venerdì alle ore 8.15. Di seguito sono riportate giorno per giorno le trame e le anticipazioni ufficiali degli episodi in onda da lunedì 3 a venerdì 7 novembre 2014, rilasciate da Mediaset.


  • Miguel ricorre alle conoscenze mediche di Marcial per scagionare Roberto. Il dottore, infatti, osserva la ferita di Roberto e afferma che non puo’ essere stata provocata da un paio di forbici. Olmedo e’ costretto ad accettare la perizia medica come una prova e fa liberare il ragazzo. Subito dopo, informa Antonio della notizia e gli dice che non diffondera’ il rapporto sulla morte delle prostitute filippine, a patto che lui scriva al Comando Superiore, lodando le sue abilita’. Quando Roberto torna a casa, Carmen e Toma’s dicono a Juanito che e’ stato chiamato al servizio militare, ma il ragazzo preferisce festeggiare il rilascio del fratello e rimandare il discorso. Nel frattempo, Flor, con l’aiuto di Roci’o, ruba l’acido fenico dalla tenuta dei Montoro e Marcial lo usa per curare la ferita di Chato. Infine, Julieta cerca in tutti i modi di conquistare Juan, che prega Pepe di fare qualcosa per fermarla.
  • Grazie alle cure di Sara, Chato ha recuperato le forze e lascia la locanda facendo attenzione a non essere visto da nessuno. Pepe invece e’ preoccupato della figlia Julieta, che sembra aver perso la testa per il Marchese. Marcial inizia ad abituarsi alla vita di paese e sembra essere felice, anche per merito della sua amata Flor, ma non sa se restare ancora per molto ad Arazana perche’ teme che Margarita Guerra possa riconoscerlo un giorno o l’altro. A casa Pere’z invece, nonostante la gioia di riavere Roberto a casa, c’e’ grande preoccupazione per la chiamata alle armi di Juanito anche se don Germán non intende lasciarsi sfuggire un collaboratore tanto valido. Nel frattempo Álvaro non accetta che il padre si preoccupi tanto per una famiglia di braccianti e, insieme a Martina, decide di prendere in mano le redini della famiglia. Miguel invece, porta a Sara le notizie che lei stessa gli aveva richiesto, ma purtroppo non sembra prospettarsi quel che la ragazza sperava.
  • La notizia della morte della sua madre naturale, sconvolge profondamente Sara, ormai quasi decisa a volersene tornare ad Oxford. Interessato alla sua vicenda sembra pero’ il governatore Hermida, che durante l’invio di un telegramma, le chiede notizie riguardo la sua famiglia, ammettendole di aver conosciuto anche il suo defunto zio Richard. La loro piacevole chiacchierata viene interrotta da Elvira, convinta che tra i due ci sia del tenero. Non trovera’ altro sollievo che sfogarsi con Martina. Antonio ed Eugenia sembrano invece sempre piu’ convinti a fissare la data del loro matrimonio, decisione ben accolta da don Germán, ma non da Álvaro. Ma Antonio e’ disposto ad andare fino in fondo, pur di sposare Eugenia. Brutta sorte invece per Juanito, chiamato alle armi nelle Filippine: tutti, a partire da don Germán, stanno escogitando una soluzione per poter evitare la partenza del giovane Pe’rez. Ma purtroppo, l’unica soluzione sembrerebbe il pagamento di un’ingente somma, che nessuno, per ora, riesce a coprire. Anche per Roberto le cose non vanno per il meglio, il terreno di Blas non sembra dare i giusti raccolti, ma il giovane e’ deciso a richiedere un prestito per poter comprare gli strumenti adatti per coltivare. Anche per Marcial non sembra esserci tregua: ormai abbandonata la banda dei banditi, vive pero’ nell’incubo che la signorina Margarita, appena tornata ad Arazana, possa riconoscerlo. Ed infatti, la giovane Guerra, comincia ad avere dei sospetti, prontamente messi in discussione grazie all’aiuto di Flor. Infine, ad Arazana, stanno arrivando due mendicanti, uno in particolare ha il volto conosciuto: e’ Carranza, debilitato e con un occhio di vetro.
  • Il matrimonio tra Eugenia e Antonio e’ ormai una realta’. Sara non e’ affatto convinta che sia l’uomo giusto per la giovane Montoro, che al contrario e’ al settimo cielo, e Elvira non prende bene la notizia.Carranza e’ tornato in paese, solo che non ricorda nulla del suo passato a causa del trauma ricevuto con la caduta nel fiume. Sara e Marcial, felici, decidono di aiutare il loro capo.Juanito e’ stato chiamato al servizio militare. La famiglia cerca delle soluzioni per evitare di perdere il figlio e Alvaro inventa uno stratagemma per tenerlo nelle sue mani.Roberto cerca un prestito in tutte le banche ma sembra che nessuno voglia concederglielo a causa dell’intromissione di Alvaro.
  • Carranza e’ tornato ad Arazana, ma non ricorda assolutamente nulla della sua vita. Sara e Marcial cercano di aiutarlo come possono ma lui non crede di essere stato un bandito. Solo di fronte all’evidenza (una taglia sulla sua testa) iniziera’ a fidarsi dei due. Quando riescono ad uscire dalla stamperia dove erano rifugiati, la sfortuna vuole che Marcial e Carranza incontrino il capitan Olmedo. In un primo momento Olmedo sembra non riconoscere il bandito ma quando poi capira’ chi e’ lo portera’ in prigione senza nessuna esitazione. Una volta in prigione Olmedo non crede al fatto che Carranza non ricordi chi e’ ed esasperato decidera’ di provare a ricordarglielo a modo suo. Roberto e’ ancora arrabbiato perche’ ancora una volta la sua famiglia ha dovuto piegarsi al volere dei ricchi. Quando torna a casa ubriaco e trova tutti a festeggiare la buona notizia di Juanito si arrabbia e dopo aver fatto una scenata si allontana. Ancora in preda ai fumi dell’alcool, Roberto si reca alla stamperia. Prova a convincere Sara ad amarlo come lui vorrebbe, ma l’inglese lo allontana. Qualche ora dopo Rafalin trovera il giovane Pere’z nella sua terra e gli racconta di aver testimoniato il falso: lui non lo ha visto la sera della violenza di Eugenia, ma vedere Carmen struggersi di dolore per il figlio lo ha convinto a mentire per ottenere giustizia certo che Roberto non possa aver commesso un simile atto. Le parole di Rafalin convincono Roberto a tornare a casa e a chiedere scusa a tutta la famiglia.

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