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martedì 28 gennaio 2014

Il Segreto: Alex Gadea (Tristan Castro Montenegro) si racconta a Telepiù...

<<Se guardate bene si capisce subito che in sella non sono a mio agio>>. Dice Alex Gadea, il Tristan de Il Segreto. E anticipa: presto mi vedrete nei panni di un burbero reporter.

Di ragioni per darsi delle arie Alex Gadea ne avrebbe più di una. Il successo personale di Tristan, il suo personaggio ne Il Segreto, è enorme e i numeri della soap, una media di tre milioni di spettatori e il 20% di share nella messa in onda pomeridiana di Canale 5, sono a dir poco sorprendenti. Eppure l'attore originario di Valencia, protagonista della serie spagnolo insieme a Megan Montaner (Pepa), è rimasto un ragazzo semplice, alla mano e quasi disinteressato nei confronti del successo che lo ha travolto, prima in Spagna e adesso in Italia. Quando gli chiediamo come faccia a tenere i piedi per terra, risponde con un sorriso e uno sguardo sinceri: 'Non mi soffermo a pensarci. Le cose che mi rendono felice sono ben altre'. 

Quali per esempio?

I miei amici, la mia ragazza, la mia famiglia. Tutto ciò che tengo lontano dai riflettori con grande gelosia e che metto sempre prima del lavoro. So che lo dicono in molti, ma io sono sincero quando affermo che la notorietà non ha cambiato né me né la mia vita di tutti giorni.

Quando ha cominciato a recitare? 

Al liceo. Avevo circa 17 anni e non ero certo uno studente modello ma durante l'ora di teatro, una materia facoltativa che per fortuna la mia scuola organizzava, brillavo più del solito. Così ho deciso che avrei percorso quella strada e ho iniziato una dura gavetta, per mantenermi ho fatto i lavori più umili.

Poi, però, tre anni fa, è arrivata la grande occasione con Il Segreto ed è cambiato tutto.

Proprio così, ha segnato una svolta decisiva nella mia vita.

Delle due stagioni le è piaciuta più la prima, con un Tristan giovane e incosciente che stiamo vedendo adesso in Italia, o la seconda, quando il suo personaggio apparirà più posato e maturo?

Sono state due esperienze talmente diverse da non potersi paragonare. Io ho sempre recitato con passione, dalla prima fino all'ultima puntata. E non ho mai perso l'entusiasmo, all'inizio per l'adrenalina della grande occasione che mi si era presentata, e poi perché mi sono reso conto dell'enorme successo della soap che nessuno aveva previsto.

Quale è stato il momento più impegnativo sul set?

Tutte le scene a cavallo. Quando ho iniziato la serie non avevo nessuna nozione di equitazione né tempo per prendere lezioni a causa dei ritmi frenetici di lavorazione. A uno sguardo attento, si capisce che non ero proprio a mio agio in sella.

Il ricordo più bello, invece. 

L'emozione che provavo nel vedere un marea di gente che ci aspettava all'uscita degli studi di Madrid. Erano sempre lì, numerosi, anche d'inverno al freddo e al gelo. Non finirò mai di ringraziarli per quello che mi hanno dato.

E' già la terza volta che viene in Italia, anche il nostro pubblico l'ha accolta con calore?

Eccome! Soprattutto lo scorso novembre quando sono andato a Casoria, vicino a Napoli, per ritirare il premio come miglior attore all'European Soap Fan Day. Sono stato accolto da una folla calorosissima di ammiratori.

Più che altro ammiratrici. Vuole dirci che non si accorge del successo che ha con le donne?

Successo con le donne? Non so di cosa parla (ride, ndr).

A cosa sta lavorando adesso? 

Dal 2 gennaio sto girando una nuova serie che si intitola Ciega a Citas (letteralmente Appuntamenti al buio). La protagonista è una sorta di Bridget Jones latina. Io interpreto Sergio, un giornalista piuttosto burbero, ma anche idealista e romantico.


Tratto da Telepiù, articolo a cura di Gabriella Persiano

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